Domenica 16 ottobre 2011 Da Biserno a Campigna: sulle tracce Linea Gotica nell’ Appennino Tosco-Romagnolo

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Per circa otto mesi, dalla tarda estate del 1944 alla primavera del 1945, la Linea Gotica, tracciata dal Tirreno all’Adriatico fra La Spezia e Rimini, divise l’Italia attraversando paesaggi e borghi dell’Appennino
toscano e travolgendo nella dissennata violenza bellica i suoi abitanti.  Fu un fronte di guerra, fra i tedeschi che cercavano di arrestare l’avanzata angloamericana verso il Nord da una parte, le truppe alleate e i partigiani dall’altra; un fronte che annientò intere comunità, distrusse e deportò.
La memoria di quegli eventi segna le persone che li hanno vissuti e il paesaggio in cui ancora vivono, con una scia silenziosa di tracce: trincee e camminamenti, bunker e postazioni partigiane, monumenti, file di lapidi e parchi.  Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, questa escursione vuole essere anche un ricordo di uno dei momenti più tragici della nostra storia, e un omaggio a coloro che combatterono per ridare all’ Italia la dignità di un Paese libero.        
       
L’escursione avrà inizio nei pressi di Biserno, (m. 550) paesino nella valle del Bidente di Ridracoli, nel versante romagnolo del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dove un segnale indica l’inizio del “Sentiero della Libertà” che ci condurrà fino a Campigna.  Tutta questa zona costituiva l’immediata retrovia della Linea Gotica, attestata sul crinale dell’Appennino, e in essa i tedeschi avevano acquartierato cospicue riserve di truppe e di munizioni, oggetto quindi sia dei bombardamenti alleati sia delle azioni di disturbo e di sabotaggio delle formazioni partigiane, che scatenarono, sui due versanti, feroci rappresaglie nazifasciste.
All’entrata del piccolo borgo sono stati realizzati il parco e il monumento all’8° Brigata Garibaldi “Romagna”
poi la strada si inerpica sino a quota 670, dove si erge una croce in ferro.
Nei pressi della croce,  una grande tabella illustra il rastrellamento tedesco e fascista del 12-23 aprile 1944,
quando le truppe della divisione Hermann Goering e reparti delle SS e della GNR tentarono di ripulire le adiacenze della Linea Gotica dai “ribelli”.  Il sentiero di crinale che percorreremo fu il teatro della battaglia più cruenta del rastrellamento di aprile: le formazioni partigiane, in netta inferiorità numerica, affrontaro-
no le soverchianti forze nemiche nel tentativo di spezzarne la manovra avvolgente. In pochi minuti di cammino si raggiunge il cippo con i nomi (alcuni ignoti) dei 12 partigiani sacrificatisi il 12 aprile 1944 per salvare il resto della formazione accerchiata; una tabella del Parco racconta la battaglia.
Lo stradello prosegue in quota e in circa un’ora di marcia si raggiunge il bellissimo pianoro di S.Paolo in Alpe
(m. 1030), uno dei luoghi di più grande interesse paesaggistico e naturalistico del Parco, sorvegliato dai ruderi della chiesetta di S. Agostino, seminascosta da pini e ippocastani. Tutto l’ambiente, con il suo luminoso panorama, è da godere, ma è verso sud la visione più affascinante, con la serie dei valloni digradanti su Sasso Fratino, nero di abeti e faggi e sormontato dal crinale di Poggio Scali.
 
L’alpeggio di San Paolo in Alpe fu strategico per la resistenza romagnola. All’inizio del 1944 fu attrezzato a 
campo di lancio: più volte aerei alleati lanciarono armi, munizioni e indumenti essenziali per i partigiani.
Data la vitale importanza della zona di lancio, questa fu strenuamente difesa dalle forze dell’8° Brigata Garibaldi, durante il “grande rastrellamento”. La sera del 12 aprile 1944 il pianoro fu illuminato dai bagliori del rogo della chiesa e delle case incendiate dai tedeschi, di cui, come detto, ancor oggi sono visibili i ruderi.   
Da San Paolo in Alpe si imbocca il sentiero 255 che scende fino a incontrare, nei pressi di Case Fiumari (m.697) il corso del Bidente di Campigna, del quale si costeggia un tratto lungo il sentiero 249 per poi risalire, attraverso la bella foresta di faggi, castagni e abetine, fino alla stazione di villeggiatura di Campigna, dove ci attenderà il pullman per il ritorno.
 
Partenza: ore 6.30 da Piazza Giotto, ore 6.45 da Piazza Guido Monaco, rientro ore 19 circa.
Lunghezza totale percorso Km 16 circa, dislivello m. 1050 ca. in salita, m. 500 ca. in discesa.
Tempo di percorrenza: ore 6 circa, soste escluse.
Grado di difficoltà: E
Quota di partecipazione: soci adulti € 13, soci giovani € 10, non soci adulti € 18, non soci giovani € 15
Equipaggiamento: pranzo al sacco, scarponi da trekking e abbigliamento adeguato alla giornata (mantella antipioggia, bastoncini ecc.)  
Iscrizioni: si aprono in sede a partire da venerdì 16 settembre (con contestuale versamento della quota di partecipazione) e si chiuderanno improrogabilmente martedì 11 ottobre.
La gita verrà effettuata con un numero minimo di 30 e massimo di 47 partecipanti.
 
N.B.  Il Direttore di gita e la sezione sono esonerati da qualsiasi responsabilità per eventi e comportamenti derivanti da imprudenza, imperizia e negligenza durante lo svolgimento dell’escursione.
 
Direttore di gita:  Francesco Fracassi (tel. 329 7162617)