I dintorni di Arezzo offrono innumerevoli possibilità di addentrarsi in zone poco battute e sconosciute ai più ma non per questo meno meritevoli di essere scoperte. Una di queste è la parte meridionale del massiccio dell’alpe di Poti che si insinua per chilometri verso il confine con l’Umbria in un territorio di transito vasto quanto impervio ma dalle tante testimonianze storiche di antichi passaggi e tradizione rurale. Da qui si può avere un panorama a 360° da un punto di vista insolito e che dall’alto dei 1000m del monte Favalto contraddistingue uno dei punti più elevati del territorio locale.
ITINERARIO: percorso con partenza dalla località di S. Maria alla Rassinata in salita verso l’antico Castello, il monte Girato e il monte Favalto. Raggiungendo il passo Dogana si scende in direzione dei vecchi insediamenti di Largnano e Ranchetto da cui terminiamo l’escursione ritornando poco a valle della Rassinata dove potremo lasciare alcune auto prima della partenza per abbreviare l’ultimo tratto di strada.
In caso di restrizioni ulteriori sullo spostamento o di condizioni meteo avverse, l’escursione potrà subire variazioni di percorso o essere annullata
Orario e luogo di Partenza: Ore 9.00 dal Parcheggio del Baseball (stadio)
Orario Rientro: ore 17 circa
Quota di partecipazione: 2 € riservata ai soli soci
Iscrizioni in sezione, via email a sezione@caiarezzo.it o per telefono durante l’orario di apertura entro giovedì 22 Aprile.
Escursione riservata a un numero massimo di 20 persone per il rispetto delle norme anti covid-19
Dislivello: 600m in salita e 800 in discesa
Lunghezza: 16 km circa
Difficoltà: E
Equipaggiamento: abbigliamento tecnico, scarponi da montagna alti, pranzo al sacco, acqua.
Si raccomanda di rispettare rigorosamente le vigenti normative in relazione alla pandemia Covid-19 sia per il viaggio in auto che durante l’escursione (distanziamento e obbligo di mascherina). A tale fine, al momento del ritrovo si dovrà consegnare autodichiarazione, firmata e datata agli accompagnatori.
Direttori dell’uscita:
Federico Bartolucci
Maria Grazia Borgogni