
L'Antro del Corchia è il sistema carsico più vasto esistente in Italia. Molto conosciuto anche a livello internazionale, attualmente presenta uno sviluppo complessivo di gallerie di oltre 60 Km, con dislivelli che arrivano a 1215 metri ed è ben lungi dall'essere completamente esplorato. Queste caratteristiche ne fanno un monumento naturale che merita di essere tutelato di fronte ai rischi di dissesto determinati da una indiscriminata attività estrattiva marmifera.
La montagna presenta aspetti diversi e caratteristiche morfologiche completamente opposte.
Il versante Sud-Ovest, dominato da imponenti strutture rocciose, solcate da ripidi canali, è percorso da numerose vie di arrampicata adatte a rocciatori molto esperti.
Il versante settentrionale, prevalentemente boscoso, degrada dolcemente verso ampie zone prative ed è attraversato da numerosi facili sentieri.
Il nostro itinerario di accesso alla montagna prevede di percorrere il lungo crinale Nord-Ovest che inizia dal valico di Fociomboli e successivamente discende a Foce di Mosceta lungo la via normale. Questa combinazione permette di associare ad una lunga traversata per cresta un piacevole ritorno a Fociomboli attraverso i boscosi versanti settentrionali, passando per l'antico nucleo abitato di Puntato.
Punto di partenza è il Passo di Croce (m. 1160) che si trova alla sommità dei panoramici pendii di Pian di Lago, da cui si gode una magnifica vista sulle Apuane settentrionali che si estende fino a tutta la costa da La Spezia alla Versilia. Sopra il passo incombono i dolomitici “torrioni del Corchia”, rocciose propaggini meridionali della montagna.
Come eventualità da valutare al momento ed a giudizio esclusivo dei capogita, si prevede la possibilità di percorrere due itinerari alternativi, con differenti gradi di difficoltà adeguati alle personali capacità dei partecipanti.
ITINERARIO “A” : (EE) alcuni facili passaggi su roccia, percorso a tratti esposto.
Il percorso inizia per la via marmifera, che sale alla Cava dei Tavolini.
Oltrepassato un pannello verde per telerilevamenti, cento metri prima di una galleria, prendiamo la deviazione sulla sinistra, indicata con segni blu, che, per evidenti tracce di sentiero, risale un ripido pendio erboso fino alla base dei sovrastanti torrioni. Seguendo verso destra la cengia erbosa che contorna il terzo torrione, raggiungiamo l'imboccatura del Canale del Pirosetto che si trova tra il terzo ed il quarto.
Superato facilmente un breve camino tra le rocce, dove occorre usare le mani (alcuni passaggi di 1° e 2°), obliquando verso sinistra, si aggira il terzo torrione e si continua con una salita tranquilla, avendo a sinistra la imponente mole piramidale del secondo torrione, che sovrasta il valico, fino a raggiungere la lunga cresta Nord-Ovest che separa due versanti della montagna.
Si percorre con alcuni saliscendi il crinale roccioso a tratti un poco esposto, fino a toccare le due vicine anticime. Da qui la cresta prosegue tondeggiante, in leggera discesa verso uno stretto fronte di cava, ai piedi del “groppone” finale che conduce alla vetta.
ITINERARIO “B” : (E) percorso escursionistico.
Si percorre interamente la via marmifera da Passo di Croce per la Cava dei Tavolini.
Si superano alcune gallerie scavate nella roccia, seguendo un itinerario molto spettacolare che costeggia i Torrioni del passo e si apre in bellissimi panorami sul mare e le Apuane settentrionali.
La Cava dei Tavolini è una delle cave più contestate delle Apuane e fu a lungo motivo di attrito tra gli speleologi ed i cavatori fino alla temporanea chiusura disposta dalla magistratura nel 1984 che, come ritorsione, portò alla distruzione del bivacco Lusa-Lanzoni.
Raggiunta la cava si guadagna facilmente la cresta ovest nel suo ultimo tratto, ripido ma privo di vere difficoltà, fino a raggiungere la vetta da dove il percorso ritorna ad essere comune.
Dalla vetta (m. 1677) lo sguardo spazia a 360° sul gruppo delle Panie e sulla sottostante conca di Mosceta, sulle Apuane settentrionali e con una vista veramente superba in direzione della costa.
Si inizia quindi a discendere lungo la cresta Sud-Est (segni blu e bianco-rossi) e in breve si raggiungono i ruderi del bivacco Lusa-Lanzoni (m.1630), sorto come punto di appoggio per gli speleologi nei pressi di un accesso all' Antro del Corchia e distrutto anni fa per protesta.
Dal bivacco, scendendo con attenzione per evidenti tracce di sentiero, sempre nei pressi della cresta, si raggiunge il Rifugio Del Freo del CAI di Viareggio (m. 1180), sui prati della conca di Mosceta, dove faremo la sosta per consumare il pranzo al sacco.
Da qui, per tornare a Fociomboli, si prende il sentiero n.128 che percorre a mezza costa il versante orientale della montagna, attraverso magnifici boschi di faggi, con una splendida vista sulle pendici settentrionali del Gruppo delle Panie.
A dieci minuti dal rifugio il sentiero lambisce la Tana dell'Omo Selvatico, famosa grotta conosciuta dai valligiani da tempo immemorabile e oggetto di curiose leggende locali sul selvaggio abitatore delle caverne.
Si procede in falsopiano in direzione Nord-Ovest fino a incontrare il sentiero n.11 che, per ambiente aperto e prati, raggiunge la chiesa di Puntato, piccolo nucleo abitato prevalentemente nella stagione estiva (m. 987).
Il sentiero prosegue quindi in salita nel bosco, passando in prossimità di un'ampia radura acquitrinosa, di antica origine glaciale, detta Torbiera di Fociomboli, ricca di varie specie botaniche di grande interesse.
Successivamente, con alcuni tornanti, il sentiero si porta al valico di Fociomboli (m.1270), da dove una comoda via sterrata prosegue in falsopiano lungo i versanti occidentali fino al Passo di Croce dove sarà ad attenderci il nostro pulman.
Il tempo di percorrenza dell'intero itinerario è previsto h. 6,00 circa, escluse le soste.
Il dislivello complessivamente percorso è di circa 900 m. in salita e in discesa.
L' attrezzatura necessaria consiste nella normale dotazione da montagna con abbigliamento e scarponi adeguati alla quota ed al terreno roccioso. Coloro che pensano di risalire il canale del Pirosetto dovranno necessariamente essere muniti del casco.
Si tratta nel complesso di un'escursione medio-facile, in un ambiente molto bello e suggestivo, tuttavia, in considerazione del fatto che percorso in alcuni tratti richiede il passo sicuro e un buon livello attenzione, è opportuno valutare complessivamente un grado di difficoltà “EE”.
Partenza da Arezzo, in autobus, al mattino alle ore 5,30 da Piazza Giotto ed alle ore 5,45 dal piazzale antistante il Palazzetto dello Sport delle Caselle.
Arrivo a Passo di Croce ed inizio escursione previsto per le ore 9,00 circa.
Rientro ad Arezzo ore 21,00 circa.
La quota di partecipazione è stabilita in Euro 30,00 per i soci ed Euro 36,00 per i non soci.
E' previsto un numero massimo di 29 partecipanti.
Il trasferimento con l'autobus si effettuerà con l'adesione minima di 20 partecipanti.
Iscrizioni: presso Sede CAI da giovedì 28 aprile.
Chiusura delle iscrizioni Giovedì 26 Maggio.
Direttori di Gita:
Antonio Turchetti (tel. 339 4061725)
Maria Grazia Borgogni (tel. 339 3914622)
N.B. La sezione non assume nessuna responsabilità per eventuali danni arrecati a cose e persone durante lo svolgimento della gita.